marzo 2007 in giro per il Kuna-Yala14 marzo Il Kuna-Yala, ovvero le San Blas, una trecentina di isole di fronte a
panama. Il posto più bello che abbia mai visto finora. Gli indigeni sono i Kuna. Eccoli. Belli come il sole. Di cosa vivono? Di pesca, di coltivazione di cocchi e di Molas: queste stoffe colorate. Dalle foto non si può capire: sono intarsi di stoffe di diverso colore: ogni colore è uno strato di stoffa. I disegni sono o figurativi (meno belli) o astratti, e anche quelli astratti hanno un loro significato. E vivono cosi: sono tranquilli. non hanno nulla, non gli manca nulla.
Mentre le donne cuciono le molas, gli uomini vanno a pesca con le loro
canoe fatte con i tronchi degli alberi. Le aragoste stanno a 10 dollari al chilo, circa, le cicale te le vendono a un dollaro l'una e le granseole quasi te le tirano dietro. Inutile andare a pescare, tanto vale dare una mano a loro e godersi il cibo E cosi le immersioni te le fai non per pescare ma per il gusto di incontrare
i pescetti colorati e i pescioni.
Questo è Canto: ha più di 80 anni. quando vede il cioccolato
che gli abbiamo portato fa un sorrisone senza un dente! I Kuna di solito vivono nei villaggi dove c'è il medico, la scuola...ma mica da tanto...sarà qualche anno...poi a turno vanno a prendersi cura dei cocchi nelle isole e cosi famiglia dopo famigli arrivano nelle isole, prendono possesso delle capanne, stendono le loro amache...e stanno li per qualche mese, poi arriva la nova famiglia. Sulle isole non c'è corrente elettrica. Avolte c'è un frigo a gas, ma è raro...l'abbiamo visto solo al supermercato di Cajo Lemon.. Eccolo qui il supermercato. altrochè l'ammerica con i suoi mall! E poi c'è anche il fornaio che ogni qualche giorno fa il pane, e quando è cotto suona il conch, il conchiglione... e il pane è proprio buono.
L'ultimo giorno andiamo a Isla Tigra per vedere un villaggio. Le distanze qui sono minime. Per passare da un Cajo all'altro di solito con un paio d'ore te la cavi. Il villaggio è pulito, le case sono tutte delle capanne, l'elettricità funziona fino a sera ma poi a una certa ora tutto si fa buio. Grazie al centro medico, la mortalità infantile è diminuita tanto e i villaggi sono pieni di bambini che si divertono a farsi fotografare, mentre "quelli grandi" giocano a calcio, certi non giocano manco male. Le donne stanno in casa e appena vedono che ci sono i Turisti tirano fuori tutte le molas. Resisto. Non saprei che farmene in questo momento, ma certe sono proprio belle. Una famiglia sta costruendo una nuova capanna. La cosa più difficile è trovare le materie prime, poi per il resto se la famiglia è abbastanza grande, in un paio di settimane tirano su la struttura e la coprono col tetto fatto di foglie di palme. Ciao KunaYala. Bisogna rientrare nel mondo. Ora sono a Cartagena, Colombia. La distanza mentale è enorme. Dall'entrata del canale che porta a Cartagena si vedono solo dei grattacieli...mentre Cartagena centro è molto bella e colorata. Si torna alla civiltà, alle macchine, ai motori, alle strade, alle scarpe, ai soldi in tasca, ... per fortuna ci sono anche gli internet cafè che ti riconnettono con l'altra parte del mondo, casa.
|
manuela@ravanello.org - www.ravanello.org © 2002 - now: Manuela Ravanello