27 settembre 2008
Raggiunta quota 100
Eccoci qua, sono quasi tre mesi che non aggiorniamo il sito, ma oggi è successa una cosa per cui vale proprio la pena di mettersi al computer...abbiamo raggiunto quota 100 cm di giro-panza!!!!!!!
Certo non partivamo dai famosi 90-60-90, ma 100 cm sull'ombellico fanno una certa impressione anche perchè negli ultimi tempi si move sempre di più, questa si che è la danza del ventre!
Quante cose sono successe in questi ultimi mesi...non so da dove cominciare, allora comincio da ieri mattina: stavamo tirando su l'ancora quando a 2 metri dalla nostra poppa, ma proprio 2 metri, sono saltate fuori, sbuffando, due balene, una enorme e una un pò più piccola!
Nel pomeriggio, in un altro ormeggio non molto distante, davanti a un Motu (isolotto che sporge dal reef), mentre stavamo leggicchiando e facendo la pennichella post-pizza del pranzo, Ale ha sentito sbuffare...siamo corsi in pozzetto e...erano ancora loro! proprio accanto a noi. La più grande è passata sotto la barca, che impressione, un'ombra enorme che ci passava sotto...ci hanno salutati e poi se ne sono andate, soffiando litri e litri d'acqua per aria, tirando su lo schienone e -bellissimo- salutandoci con la coda, la classica coda di balena, sembrava disegnata.
Dopo grandi riflessioni abbiamo deciso di rimanere a Raiatea per aspettare la piccoletta.
Volevamo farla nascere in Nuova Zelanda, per darle un passaporto in più perchè il tempo da quelle parti a novembre/dicembre è nettamente migliore che qui in polinesia, ma i NZ hanno eliminato il diritto di cittadinanza "per nascita" e soprattutto....la pancia negli ultimi mesi è cresciuta troppo e farsi mezzo pacifico in queste condizioni non era proprio il caso, specialmente per la tratta dalle Tonga al NZ che pare sia "tostarella"...vedremo l'anno prossimo!
Luglio, la risalita delle Isole della Società
Secondo i polinesiani Papeete è una cittadona con tanto smogh e traffico, dove la gente va sempre di corsa. Beh, relativizziamo.... è cosi...per queste parti, se confronti con le altre isole o gli altri arcipelaghi.
Mi fa pensare un pò a Cagliari, che per me rimane sempre una delle città più vivibili del mondo: c'è tutto, le distanze non sono enormi, si lavora "il giusto" e si può andare tanto al mare. Anche all'ospedale di Mamao sono stati tutti gentilissimi, abbiamo fatto un pò di vistite, di controlli e poi il 20 luglio siamo andati a prendere Dante, Betta e Ambretta, con le classiche
collane di fiori, all'aeroporto.
La sera stessa aprono le valigie e...meraviglia delle meraviglie: biscottini di genzano, funghi secchi delle dolomiti, parmigiano, prociutto, alici sott'olio, tante olive.....sembravano le borse di Mary Poppins...
Qualche giorno per fargli visitare la città, per fare cambusa e poi lasciamo Tahiti per andare a Moorea, l'isola gemella, molto più tranquilla e selvaggia. Da Moorea andiamo poi a Huahinè, ancora più selvaggia...ritroviamo il catamarano di Pierre Cosso ma lui non c'era e poi nella biaia di sotto ormeggiamo di fronte ad uno spiaggione.
A Huahinè c'è un punto turistico chiamato "l'orma del cane Piloro"...Ale muore dalla voglia di visitarlo, ma sarà per la prossima volta!
A terra facciamo conoscenza con la famiglia di Charlie, un bambino di 12 anni che muore dalla voglia di visitare le barche. Lo invitiamo a bordo e sembra proprio contento. Il padre di solito va a pescare le aragoste sul reef di notte.
Ale si prepara per andare con lui, si infila dentro alla muta che usava 10 anni fa e parte....ma dopo una mezzoretta torna perchè c'era troppo vento e mare e la famiglia di charlie stava davanti alla tv e non avevano nessuna voglia di andare a prender freddo in acqua!!
Per fortuna qualche giorno prima avevano preso un bel pò di aragoste e siamo riusciti a comprare un chiletto per una spaghettata!
A bordo le giornate iniziano con le note di "Kanimambo" una canzone del Mozambico che Dante lancia sull'iPod appena si sveglia, e piano piano si alzano anche gli altri e via...con la colazione. Pane, fette biscottate, marmellate varie tra cui quella della casa al pompelmo, nutella, miele...caffè, te, tanta musica e chiacchiere.
Il tempo è stato abbastanza bello, solo un paio di giornate cosi-così e sempre tanto vento. Poi giretti a terra o nuotate, norkeling, aperture di cocchi trovati in spiaggia, una volta anche una prova di surf con Dante che è andato dritto dritto sugli scogli e Ambretta (detta "la certezza" perchè con lei a tavola stai pur certo che non si butta nulla!) la sola che è riuscita a mettersi in piedi....trainata dal gommone! Dante prova anche l'ebrezza di salire in testa d'albero e sotto ci sono momenti di suspence perchè non si riesce a farlo scendere a causa di una drizza incastrata!
Pesca poca, molto poca, giusto qualche carangidello per una frittura...alla traina forse qualcosa aveva abboccato, ma ha strappato tutto...Non che non ci siano pesci, ma la paura della ciguatera è più grande, quindi abbiamo fatto solo qualche "pescata" al supermercato, più che altro tonno e mahimahi per fare bei bistecconi, risotti o cuscus di pesce.
Dopo Huahinè andiamo a Raiatea. Ambretta torna in Italia e noi continuiamo con Dante e Betta verso Bora-bora. La laguna di Bora è forse il più bello di tutti come colori e mare, al Giardino di Coralli nuotiamo in mezzo a mante e squali. Betta quando vede il primo squalo fa uno zompo sul gommone poi inizia a ridere...."Non ero mai riuscita a salire da sola sul gommone!" ci dice ancora ridendo...
ma poi si fa coraggio e si rituffa e in effetti lo spettacolo è incredibile: decine di pescioloni intorno a noi.
Quante belle cose ha già visto la piccoletta nella panza! (foto)
Dopo ferragosto arriva in barca Efisia, atterra a Raiatea dopo un viaggio di giorni con un pernottamento a Los Angeles ed uno a Papeete, ma non sembra troppo affaticata dei voli...piuttosto siamo noi che viviamo momenti di suspence perchè c'è un vento forte e non riusciamo a tornare da borabora a raiatea. La prima volta che ci proviamo dopo 5 ore di bolina ci ritroviamo pocopoco più giù del punto di partenza e decidiamo di tornare indietro, la seconda volta va meglio e in 6 ore rientriamo nella pass di Raiatea e ormeggiamo davanti al Cantiere Navale. Le traversate...inutile raccontarle a parole, piuttosto queste 3 foto dicono tutto!
Anche Efisia arriva con le borse piene di delizie, altro parmigiano, il miele di Lula e....la bottarga di Cabras!
Le giornate continuano al solito ritmo tra tuffetti -anvedi che stile Dantìn-, passeggiate a terra con ricchi regali di caschi di banane e frutta varia e bagnetti...
Il 20 partono Betta e Dante e con Efi continuiamo a fare qualche giretto per tahaa e raiatea.
Andiamo al motu davanti a tahaa dove siamo anche oggi, mentre sto scrivendo. Il mare è bellissimo e l'isolotto tranquillo e in tutto questo la pancia continua a crescere.
Vita a terra
A Raiatea ci sono altri italiani e anche la nostra vita cambia visto che abbiamo deciso di fermarci qui per far nascere la piccoletta. E' molto più tranquillo di Papeete e c'è un ospedale con un porto a 200 metri.
Il 2 settembre parte Efi e ci diamo da fare per trovare un posto nel porto...non è semplice: ti dicono che è pieno anche se ci sono parecchi posti liberi, alla fine ci consigliano di entrare, prendere un posto e poi andare a parlare con la signora che gestisce il tutto...decidiamo di fare cosi, solo che proprio quando decidiamo di andare il vento sale a 35 nodi e non ci azzardiamo a far manovra tra due barchette di qualche metro più corte di Adaro, con i proprietari piuttosto "agitati" per il nostro arrivo...Aspettiamo un pò fuori dal porto e approfittiamo di una mezzoretta di 15 nodi per infilarci. Il giorno dopo andiamo a parlare con l'amministratrice che ci dice, come previsto, che non ci sono posti....Le spieghiamo la situazione, vede il pancione, le assicuriamo che a gennaio partiamo e...ci concede un posto, non quello dove siamo arrivati xchè in effetti siamo troppo grossi rispetto alle altre barche, ma un bel posticino all'inizio del porto...OTTIMO!! Ci spostiamo appena possibile e andiamo a fare il contratto per poter poi entrare e uscire senza paura che ci rubino il "parcheggio".
Nel frattempo le giornate a terra volano, c'è sempre qualcosa da fare...Tanto per cominicare facciamo due, si DUE bei barbecues, uno di carne a casa di Leo e Simo e uno di pesce sulla banchina del CNI.
Poi c'è il sabato della birra: qui una lattina di Hinano, la birra locale, costa quasi 2 euro. Leo aveva a casa un barattolo di un prodotto per fare la birra e ci mettiamo all'opera. La parte più difficile è rimediare le bottiglie e pulire e sterilizzare il tutto, ma i ragazzi sono bravissimi e con acqua bollente, eau de javel, pentoloni e tanicone la birra è pronta...cioè pronta per iniziare a fermentare. Dopo 4 giorni di suspence sembra che la fermentazione sia finita (il grande Blob ha smesso di uscire dal tanicone) e si può imbottigliare. Leviamo le etichette vecchie, aggiungiamo un cucchiaino di zucchero in ogni bottiglia e poi le attappiamo con una specie di "chiudibottiglie"...facile, no. Dopo una settimanella la birra è pronta, la assaggiamo e con la scusa organizziamo una Fettucinata coi funghi porcini delle dolomiti che cominicavano a fare le farfalline. Che delizia! Con un barattolo di preparato per la birra (che in australia costa meno di 5 dollari), un pò di lievito e qualche ora di lavoro eccolo la che ci ritroviamo con una cinquantina di bottiglie da mezzolitro...mejo de così.....
Che altro succede a terra?
Il compleanno di Francesco, figlio di Leo e Simo, nato qui a Raiatea 2 anni fa.
Le nuotatine lungo il molo dietro al porto, che detta cosi sembra una mezza schifezza, invece l'acqua è bellissima ed è piena di carangidi, wahoo, pescetti colorati e...un polpo! Incredibile come si mimetizzano i polpi, l'ho visto solo perchè era uscito dalla tana e si era mosso per giocare con dei pescetti (o litigare?), poi come si è accorto di essere spiato si è riappiattito sul corallo ed ha preso il suo identico colore...
Riprendono anche i lavori in barca. Je dàmo de taglio e cucito, ma non solo per tende e zanzariere...questa volta il lavoro si fa grosso: leviamo una fetta di un metro buono alla base della randa che era troppo grossa (dovevamo sempre terzarolare) e seghiamo un mezzometro al boma...cosi non si daranno più le capocciate uscendo dal pozzetto!
Già che ci siamo leviamo anche uno spicchio sempre alla base della trinchetta cosi si può cazzare!
E poi i soliti lavori in cucina: torte, paste, la marmellata di pompelmi che era finita e golosità varie.
Le solite letture: io mi do ai libri in inglese. Ne troviamo da scambiare nella lavanderia del porto (si, in porto c'è pure una lavatrice e per 30 euro circa possiamo usarla tutti i lunedi e giovedi per un anno...dalle 6 alle 8.30 di mattina!!!). Tornando ai libri, ne becco 2 in inglese, un pò romanticoni, ma simpatici da leggere e soprattutto grande soddisfazione visto che alla fine del secondo capisco quasi tutto!
Piano piano stanno arrivando qui le barche che abbiamo conosciuto in quest'anno di navigazione. Molti lasciano la barca qui e tornano qualche mese a casa...Ottima scusa per rivedersi e rifare qualche aperitivino o cenetta, come a bordo di SeaLance dove Chantal ci prepara del Canard alla provenzale da leccarsi i baffi.
Sempre a Raiatea rivediamo il Va Pensiero con Gigi, Irene e Davide. Qualche mese fa a Papeete a un certo punto, mentre Ale stava parlando con qualcuno, ha sentito "- ma non sarà mica lui che parla un inglese cosi tragico???!!!!". Era Irene che l'aveva riconosciuto!!
Con l'inglese ci "lavoreremo" in NZ o alle Fiji, per ora bisogna dire che Ale col francese se l'è cavata veramente bene e ora parla in maniera disinvolta di tutto con tutti!
Poi ci sono le serate con i soliti filmetti che ci hanno portato Dante e Betta...ammappa che film impegnati. Dante ma per esempio "il ritorno di Cagliostro" ve lo siete visto?? un MUST, i fondamentali del nuovo cinema italiano...beh, dovete organizzare una serata con gli amici per vederlo tutti insieme!!
"Il posto dell'anima", bello ma molto triste, "1984 Orwell"...alla scena dei topi non je la facciamo e stacchiamo il cd...
Ogni tanto becchiamo anche un filmetto leggero come "tutte le donne della mia vita" che visto a Roma al Jolly ti faceva chiedere perchè aver speso 7 euro...mentre qui in barca mi è sembrato un vero gioiellino!
Poi tanti giretti per l'isola alla ricerca di una casetta da affittare per quando verranno i futuri nonni, e giriamo sempre in autostop, con la pancia ci caricano abbastanza facilmente e ogni volta consociamo nuove persone che ci danno consigli e raccontano le loro avventure. L'ultimo stoppista ci ha lasciati davanti alla scuola di danza del paese ed era appena iniziata la lezione: una ventina di ragazzine una più carina dell'altra che ballavano con degli sculettamenti da far invidia a Saad (il maestro di danza del ventre di San Lorenzo!!)
Il paese -Uturoa- è piccolino, ci sono 3 supermercati, qualche negozietto e qualche baretto. Noi ci lasciamo tentare dai gelati confezionati, per il resto riusciamo a resitere...anche perchè il pesce lo prendiamo dai pescatori che tutte le sere tornano con un marlyn, un pescespada o un mahi-mahi.
Intanto la panza cresce, cresce...faccio la prima visita all'ospedale e mi invitano a partecipare al "corso premaman"....vista la mia "fissa" per i corsi non posso rinunciare e partecipo a Lesson One con un'ostetrica molto gentile e una ragazza polinesiana che invece non aveva proprio nessuna intensione di partecipare al corso, ma a quanto pare la famiglia l'ha convinta!
Qui a Raiatea ci sono tante famiglie che vivono in barca e si sono fermati qui per far fare la scuola ai ragazzi...il porto è vivace e pieno di ragazzi, giovani, anziani, coppie...c'è un vecchietto che ripara le biciclette e quando gli chiediamo di vendercene una ci dice che sì vergogna troppo per vendercela perchè è troppo arrugginita, ma possiamo prenderla quando vogliamo! Poi ci sono anche tanti Kitisti...io ovviamente col pancione non ci penso neanche, anzi, forse abbiamo deciso di vendere il kite ai "ribelli". C'è una signora sulla settantina che vive qui da due anni sul suo catamarano col marito e "fanno musica"...hanno messo su una jazzband con dei polinesiani! E poi ci sono tanti bambini che giocano, corrono, scherzano...è un bel posto per fermarsi in effetti, abbiamo fatto bene a non continuare per la NZ, cosi l'anno prossimo potremo continuare con calma a girarci il Pacifico!
Finalmente siamo tranquilli: abbiamo il posto in porto, il tempo è bello e decidiamo di farci un giretto a Tahaa, un weekendino lungo in rada. Dopo qualche settimana in porto è bellissimo ritrovarsi in mezzo al mare, tirar su la nuova randa e vedere che porta molto meglio, srotolare il fiocco cazzarlo e sentir la barca accellerare...
Ci fermiamo a nord di tahaa davanti alla terra, il posto non è bellissimo ma il giorno dopo tirando su l'ancora abbiamo la sorpresa delle balene.Non abbiamo il coraggio di tuffarci: sono enormi, e il tempo di prendere la macchineta fotografica le ragazze si allontanano....
Ci spostiamo davanti ai Motu e il panorama cambia totalmente: un paradiso. Il giono dopo, che poi è oggi, ci rispostiamo e andiamo ad un altro motu dove l'acqua è più bassa e il fondale sabbioso e mentre Ale fa carena (c'è talmente tanta roba attaccata sotto la barca che a un certo punto arrivano anche delle remore a vedere "che se magna") io prendo il coraggio a due mani e decido fialmente di fare un tuffo indietro e raccontare questi ultimi mesi!
Bacibaci a tutti e scirveteci che anche noi siamo curiosi di sapere che si combina dall'altra parte del mondo! |