Siamo a terra da una decina di giorni e sembra una vita che stiamo qua. I primi giorni siamo rimasti a Atuona, la capitale di Hiva Oa.
La prima mattina c'era il mercato delle pulci e ci siamo fiondati. abbiamo messo su il nostro banchetto, anzi più che altro abbaimo steso le cose comprate a panama sul prato. A Colon, consigliati dal Tata, avevamo comprato smalti, trucchi, matite e colori e tante scarpe di gomma da scambiare con frutta e verdura. Il banchetto è stato un successone. Le scarpe comprate a 1 dollaro sono sparite tutte in 10 minuti, svendute a 10 Euro!! Certo poi siamo andati al "supermercato" e per due salamini e qualche pomodoro ci hanno alleggeriti di 50 euro...la vita costa decisamente molto più che negli ultimi posti che abbiamo visitato e conviene indubbiamente proporre gli scambi.
Lo scambio più frequente è frutta e verdura contro Rum....ma poi abbiamo saputo che qui i marchesiani non reggono l'alcol e nel weekend si sfondano, senza limiti, perdono il controllo, si azzuffano, picchiano le donne,,...insomma, crisi etico/morale a bordo: che facciamo, ce lo beviamo tutto noi l'Abuelo????!!!!!
Sempre ad Atuona c'è un bellissimo cimitero su una collina appena fuori dal villaggio dove sono sepolti Gauguin e Breil. Di Breil ci hanno parlato tutti bene. E' venuto qua che già stava male, ma è entrato subito in sintonia con il posto e gli abitanti, tra l'altro aveva un aereo e ha aiutato molti marchesiani che dovevano essere ospedalizzati a raggiungere le altre isole. Di Gaugin, invece....beh, i suoi disegni sono bellissimi e sono stati ripresi nelle banconote del Franco Polinesiano, delle banconote grandissime e colorate, ma come persona non ha lasciato proprio un buon ricordo, anzi sia stato con molte molte polinesiane attaccando qua e la malattie varie...
Mentre stavamo al mercato delle pulci, sono passati il medico e la sage-femme (marito e moglie) e ci hanno invitati a cena a casa loro. E' stata una bella serata. Hanno una casa che domina la baia dove siamo ormeggiati, con una veranda mozzafiato. Anne ci ha preparato un timballo al forno molto buono e per dolce degli choux (bignè) con gelato dentro e cioccolata sopra...sluuuurrrpppp!!! Vivono qui da un anno perchè lei aveva trovato il posto su internet e hanno deciso di fare questa esperenza di un anno, portando con loro il figlio più piccolo, di 9 anni. In agosto torneranno a casa, ad Arles dove hanno la loro casa, i loro amici, altre due figlie e un nipotino appena nato! Ci raccontano quanto sia diverso il loro lavoro in francia e qui sull'isola: qui devono fare tutto, spesso anche gli infremieri fanno cose che sarebbero di responsabilità dei medici, fanno nascere bambini, mettono i punti, cavano i denti...d'altro canto o cosi...
Hiva Oa a terra è molto bella, piena di verde e di fiori colorati, ma l'ormeggio non è proprio il massimo: la baia è chiusa e l'acqua torbida, tra l'altro ci sono sempre tante barche. Decidiamo di andare a fare un giro all'isola di fronte: Tahuata.
Siamo belli belli pronti per partire, ma una barca si è messa sulla nostra ancora e ovviamente a bordo non c'è nessuno, vabè partiamo domani, ne approfittiamo per andare a bordo di una barca francese a scambiare i libri. Claude e Jeanne, una coppia di sessantacinquenni. Lei mezza vietnamita, ottima cuoca, ex parrucchiera, moooooooolto chiacchierona, lui studioso di correnti e maree, si è costruito da solo il suo dinghy, una specie di Optimist con la vela del surf e due remi, fortissimo: lo vedi partire in mezzo al mare con il barchino a remare o bordeggiare! Tra una cosa e l'altra ci invitano a pranzo...
Il giorno dopo di mattina partiamo finalmente per Tahuata. Un paio d'ore di navigazione e prendiamo un bellissimo wahoo (sierra) di più di un metro di lunghezza!! Come ormeggiamo lo facciamo vedere ai pescatori del villaggio e ci assicurano che è buono, non ha la ciguatera. lo sfilettiamo e un pò lo mettiamo in frigo, un pò lo mettiamo a prua sotto sale a seccare. L'ormeggio è molto bello, l'acqua pulita, ci facciamo un bel bagnetto poi facciamo un giretto in paese per comprare il pane e qualche frutto...già qui l'aria è molto diversa da Atuona. E' un villaggio piccolo, con poche case, una bella chiesa molto grande, il comune, la posta e un campo da volley. In giro, gli adulti giocano a bocce, alcuni ragazzi giocano a volley, altri fanno acrobazie con lo skateboard. Quando torniamo a bordo abbiamo una brutta sorpresa: i pesci che avevamo messo a prua erano pieni di mosche! e pensare che c'era un bel venticello, chi ci aveva pensato?...cavolo, ci tocca buttare tutto a mare! ritiriamo su un filetto dal frigo e lo mettiamo a seccare sotto una zanzariera...speriamo bene...che peccato però!
Poi cambiamo ancora ormeggio e andiamo in una baia ancora più selvaggia con un paesino ancora più piccolo. Un vero gioiellino. Le persone sono ancora più gentili e aperte. Ci regalano limoni, manghi, pommecitère (un frutto che si mangia in insalata, un pò asprognolo ma buono), un casco di banane....
Qui veramente hanno un concetto dei soldi molto particolare, perchè tanto non possono spendere! C'è in tutto il villaggio un solo "negozio" che è una camera con qualche lattina, 2 scatolette, qualche sacchetto di patatine e pochissima altra roba. In tutto ci saranno una ventina di case, sono tutti parenti. Eppure i soldi ce li hanno, infatti tutto il villaggio partirà per sidney per vedere il papa! Non possono spendere, ma guadagnano dalla raccolta del cocco, dei Noni (un frutto miracoloso a sentire Miriam!), e soprattutto con l'artigianato. Sono dei bravissimi scultori su legno e su ossa. Cirille, un bel ragazzo di 36 anni e la moglie ci fanno fare il giro del paese poi ci portano a casa loro a vedere i loro oggetti, effettivamente sono molto belli e preziosi. Di solito raffigurano dei Tiki, o dei pesci. Gli oggetti li vendono ai turisti che passano, una volta al mese passa l'Ara Nui, un barcone pieno di turisti, e i prezzi sono alti, per un ciondolino vogliono al meno 50 euro! Poi due volte l'anno vanno a Tahiti per delle fiere e anche li vendono subito tutti i loro bei prodotti.
Le case sono tutte prefabbricate e costruite con dei sussidi dello stato, in pratica a loro una casa costa 3000 euro, e se danno una mano a montare 3 case, la loro gliela regalano!!! mica male, no? basta avere il terreno...e qui di terra ce n'è ancora tantissima. Tahuata è abitata solo in 3 o 4 villaggetti, per il resto è tutta foresta selvaggia che casca dritta sul mare, come poteva essere ventotene 400 anni fa, forse!
Dopo un paio di giorni il villaggio ci ha adottati. Domenica partecipiamo alla santa messa (!!!) molto bella, tutta cantata e allegra...tutta in Tahitiano, non abbiamo capito una parola, ma vabè. Dopo la messa poi abbiamo partecipato al banchetto di spiedini di carne e torte al cioccolato. A messa c'era tutto il paese, ed erano tutti vestiti a festa, pettinati e profumati, dopo la messa sono tutti andati a cambiarsi per giocare! Ale insegna ai bambini a fare un aeroplanino con la carta.
I Marchesaini sono quasi tutti tatuati con dei motivi tribali, i soliti tiki, le lucertole, i pesci...pare che l'isola famosa per i tatto sia Ua Pou, al nord delle marchesi.
Chiacchiera chiacchiera con la proprietaria del negozio che ci ha regalato un sacco pieno di pompelmi, le proponiamo di insegnarle a fare la pizza!! Ci presentiamo da lei e impastiamo, prepariamo e inforniamo un pizzono enorme. Ha un forno mega, grandissimo e molto potente. La pizza si appiccica un pò alla teglia, ma viene buona.
Dei ragazzini e soprattutto 3 ragazzine sui 13 anni ci chiedono di venire a bordo a vedere la barca, ok, carichiamo tutti sul gommone, quelli che c'entrano...gli altri ci seguono con una piroga gialla e verde. Salgono a bordo, scnedono a fare un giro per vedere com'è dentro, gli regaliamo un pò di smalti e di colori e acquerelli (le solite cose di panama) e poi li riportiamo felici come le pasque a terra....unico problema: il giorno dopo tutti gli altri bambini e ragazzi dell'isola volevano venire da noi!!!!!
Gli suggeriamo di chiedere alle altre barche perchè noi ci dobbiamo spostare e torniamo a Hiva Oa che domani ho un'altra ecografia...questa volta nelle 2 ore di navigazione non ha abboccato nessuno.