Danza Orientale

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Breve storia della Danza Orientale trovata su inernet...
Traduzione dallo Spagnolo di Fathen su un testo di Alejandra Weil


La Danza Orientale è una delle danze più antiche del mondo, che unisce elementi di differenti paesi del Medioriente e Nord Africa, in ogni caso le sue origini precise ci appaiono ancora incerte. Nei paesi arabi la danza si conosce con il termine di Raks Sharki che significa "danza orientale". Il nome "danza del ventre" si inizia ad utilizzare nel secolo XIX dai viaggiatori europei che attraversavano i paesi esotici per conoscere nuove culture, usi e costumi. Questi viaggiatori inventarono questo nome sorpresi dai movimenti del ventre e del bacino che

non esistevano nelle danze europee. Dobbiamo distinguere fra il Raks Sharki e il Raks Baladi (danza del popolo). Questo ultimo stile è più elementare rispetto il primo, con meno spostamenti e l'utilizzo predominante del bacino. Il primo stile invece è più raffinato e ricco. Include movimenti del folclore egiziano, della danza classica e contemporanea occidentale con grandi passi, giri e movimenti di tutto il corpo, compresa la testa che è fondamentale.

Presso alcuni popoli dell'antichità si credeva che la fertilità fosse direttamente connessa alla terra. Alle donne, creatrici di nuova vita, si attribuivano poteri magici. Per esempio: Nella Anatolia Centrale e nel Mediterraneo (Turchia), milioni di anni fa, le donne praticavano rituali in onore di questi poteri magici (in relazione alla fertilità). Gli uomini erano esclusi da questi riti. Nell'antica Grecia e Roma si eseguivano differenti danze per la fertilità basate sulla rotazione del ventre e del bacino. Alcune erano per gli dei, la maggior parte di queste divinità provenivano da dall'Est, in particolare dalla Turchia e Siria. A Cipro, luogo di nascita di Afrodite, la dea greca dell'amore e della fertilità, le donne praticavano danze rituali erotiche accompagnate da canti e percussioni tramite le quali andavano in trance. Questo era per entrare in contatto con la dea e trarne il suo potere. Riti simili si trovavano in luoghi della Mesopotamia, Fenicia, Egitto, Arabia ed India. A queste cerimonie partecipavano un gran numero di donne. Danzavano, cantavano e alcune si offrivano al loro uomo in onore della dea. Lo scopo era sempre lo stesso, ottenere la fertilità propria e della terra.

Durante il IV sec. D.C. il Cristianesimo e l'Islam dominarono il Medioriente. Anche se restarono certe feste e riti pagani adattati però alla nuova religione, in ogni caso andarono distrutti e rifiutati i rituali al culto degli dei e le danze femminili relazionati alla fertilità. Per secoli fu così che danzatrici, musici e cantanti furono ridotti ad essere schiavi. Questo stato mutò a tal punto che si perse la stima attribuita a queste professioni nei paesi arabi. Durante il XIX sec., in Egitto esistevano due tipi di danzatrici: le ghawazee (gitane zingare), e le awalim. Le prime ballavano all'aria aperta o nel campo, in genere per un pubblico di basso rango, accompagnate da musicisti di mizmar, nay, tabla. Le seconde erano più rispettate oltre a danzare, cantavano e recitavano poesie. Si esibivano in case di ricchi con suonatori di nay, oud, kanoon e tabla. In entrambi i casi la danza era improvvisata.

Fino al 1930 le ballerine avevano danzato in case o nei caffè. Proprio in questo anno, una donna libanese chiamata Badia Mansabni aprì una sala per le feste di nome Casino Badia. Questo luogo divenne molto popolare. Aveva uno stile diverso che si basava sull'oriente e che offriva danzatrici, musici, cantanti, commedianti e molti europei. La danza orientale si è sempre danzata in piccoli spazi, invece nel Casino Badia tutto si poteva adattare a grandi scenari. Badia Mansabni oltre a formare le sue ballerine, lavorava con coreografi e danzatrici europee per includere elementi di altre danze (Balletto). I balli erano di gruppo, con la solista che si distingueva per il proprio talento. In questo periodo andò di moda l'abito a due pezzi con lustrini e frange che si rappresentava nelle pellicole americane. Si producevano moltissimi film in Egitto ed era uso includere una danza o tenere una danzatrice come protagonista.


Attualmente la danza orientale nella maggior parte dei paesi arabi fa parte della cultura, e un evento senza uno spettacolo di danza non è completo. I paesi arabi dove la danza si pratica di più sono l'Egitto, il Libano e la Turchia, inoltre con le emigrazioni arabe si trova in paesi occidentali come la Francia, l'Inghilterra, il Brasile e l'USA. Le ballerine famose solitamente danzano in hotel di lusso, con un'orchestra di almeno trenta musicisti che utilizzano strumenti moderni e tradizionali. L'abito della danzatrice è unico, con una scenografia complessiva straordinaria. La prima uscita in genere presenta una musica composta solamente per lei, poi si procede con una serie di canzoni popolari.
Alcune famosi danzatrici del presente sono: Fifì Abdul, Nagwa Fuad, Amani, Mona Said. In genere tutte le ballerine arabe danzano il baladi, appreso fin da picole dalle nonne nelle feste di famiglia, sono poche però quelle che lo fanno poi di professione, perchè essere danzatrice non è ben visto all'interno di una società musulmana.

I benefici della danza del ventre:

La Danza del Ventre è un tipo di danza che molti conoscono, ma non tutti sanno gli effetti che questa ha sul corpo umano. Gli aggraziati movimenti di anca e del torace utilizzano gruppi di muscoli nell’addome, nella zona pelvica, nel busto, nella colonna vertebrale e nel collo, in un lavoro con il corpo anziché contro di esso. Al contrario di altre discipline che possono potenzialmente alterare e deformare lo scheletro la Danza del Ventre è basata su movimenti che sono naturali per le forme femminili. Ci sono una serie di vantaggi in salute per coloro che praticano questa danza.

Postura migliore e tono muscolare La nostra colonna vertebrale contiene più ossa e legamenti che qualsiasi altra parte del corpo. Le sue 33 vertebre sono accatastate insieme e formano una colonna, collegate da cartilagine e legamenti, e quasi ogni movimento del busto dipende dalla sua flessibilità ed efficienza. I gruppi muscolari che si attaccano ai legamenti ed alle vertebre creano i movimenti delle aree toracica e pelvica: la Danza del Ventre tonifica questi muscoli e garantisce flessibilità in un modo sicuro ed efficace. Durante la danza, i movimenti di anca, i cerchi, le figure di otto fanno sì che le giunture ed i legamenti della parte bassa della schiena e del bacino si muovano attraverso una gamma completa di sequenze dolci e ripetitive. Questi movimenti aiutano ad incrementare il flusso del fluido sinoviale (lubrificante naturale) nelle giunture. La Danza del Ventre può aiutare a dare sollievo dallo stress alla schiena, agendo contro la quasi costante compressione dei dischi che deriva da una vita sedentaria. I muscoli tonificati migliorano la postura ed aiutano a prevenire i dolori di schiena che possono essere causati da una innaturale curvatura in avanti della colonna che subentra quando i gruppi muscolari sono deboli (lordosi) Piccoli gruppi di muscoli della schiena che di solito non vengono usati, vengono allenati e fortificati. I muscoli che circondano le anche, sono utilizzati ed esercitati durante i movimenti di bacino e le figure di otto, migliorando flessibilità ed agilità. La migliore flessibilità delle anche può portare ad un migliore equilibrio anche camminando. Anche le braccia e le spalle sono tenute in esercizio: i cerchi ed i movimenti sinuosi del serpente tonificano i muscoli. Questo effetto tonificante è spesso evidente sin dall’inizio, in quanto le braccia sono un elemento importante della danza anche per i principianti, e vengono quindi esercitate sin dai primi incontri. La Danza del Ventre è considerato un esercizio a basso impatto, riferendosi al fatto che il rischio di incidenti è minimo quando i movimenti vengono effettuati correttamente. I benefici della danza del ventre possono essere goduti da donne di tutte le età; possono partecipare alla danza anche gli uomini ed i bambini, e trarne gli stessi benefici. Perdita di peso La Danza del Ventre può far bruciare sino a 300 calorie all’ora. Questa stima varierà, ovviamente, a seconda dell’intensità della danza. Combinata con una dieta salutare che comprenda anche una alimentazione consapevole, la Danza del Ventre può senza dubbio essere parte di un programma di perdita di peso. Molte lezioni di danza si svolgono solo una o due volte la settimana: per risultati migliori e maggiori benefici cardiovascolari, si possono combinare flessibilità e rafforzamento muscolare della Danza del Ventre con una routine aerobica, come nuoto o bicicletta, nei giorni in cui non c’è lezione. Il corpo intero ne sentirà i benefici in quanto l’esercizio aerobico fa lavorare grandi gruppi muscolari, e la danza migliora la forza e la coordinazione dei piccoli gruppi muscolari nel busto, bacino e braccia. Preparazione al parto I movimenti del Danza del Ventre costituiscono un eccellente esercizio prenatale che rinforza i muscoli utilizzati durante il parto. I muscoli addominali tonificati ed i naturali colpi di anca, che sono simili agli esercizi insegnati ai corsi pre-parto, insegnano alle madri in attesa a muovere il bacino. Per le donne che desiderano un parto naturale, questa forma di esercizio attraverso la danza, con la sua enfasi nel controllo muscolare, non solo facilita il parto naturale, ma costituisce anche un eccellente esercizio post-parto che aiuta a ritrovare velocemente il tono addominale. Durante le prime settimane che seguono il parto, quando bisogna fare attenzione per riprendersi dall’evento straordinario, questi movimenti, se fatti in maniera graduale, fanno lavorare i muscoli dolcemente ed in modo efficace. Diminuzione dello stress In quest’epoca di stress quasi continuo, il ritmo sottile della Danza del Ventre ed i suoi movimenti tradizionali hanno un effetto calmante. I gesti ripetitivi della danza e la concentrazione necessaria per eseguirli possono aiutare una mente riempita dallo stress giornaliero a “lasciarsi andare” per un momento e rilassarsi: è difficile preoccuparsi di scadenze sul lavoro mentre stai pensando a fare il movimento giusto, o mentre cerchi di concentrarti per essere sul tempo della musica. Uno degli effetti dello stress è che il nostro corpo si tende, causando contrazioni o spasmi muscolari, come quelli al collo, spalle o schiena. Quando un muscolo è contratto si forma acido lattico, causando dolore. Anche il flusso sanguigno al muscolo interessato diminuisce. La Danza del Ventre allunga dolcemente ed utilizza questi gruppi muscolari vulnerabili, e come questi vengono utilizzati il flusso sanguigno aumenta e l’acido lattico viene eliminato. I muscoli contratti si rilassano se vengono dolcemente esercitati. Il corpo diventa flessibile e si riscalda, ed i praticanti riportano frequentemente che il dolore alle aree della schiena e del collo diminuisce. La Danza del Ventre è un modo divertente e salutare di fare esercizio. Può essere uno sfogo creativo che forgia e tonifica, e che permette ad una donna di sintonizzarsi con il naturale movimento del suo corpo. Può rilassare e divertire. I piccoli inconvenienti dovuti al troppo lavoro per i principianti possono essere evitati riscaldando prima i muscoli e ricordandosi di fare dello stretching dopo la lezione. Ascoltate i segnali del vostro corpo. La danza del ventre è un fantastico e dolce modo di iniziare ad educare il vostro corpo. Nota: molti medici hanno suggerito di frequentare corsi di danza del ventre come parte di riabilitazione da incidenti; è comunque molto importante verificare con il proprio medico prima di iniziare una qualsiasi forma di esercizio, specialmente se avete più di 40 anni, se aspettate un bimbo o se avete problemi di salute.


Muscoli e guarigioni:


Oltre all'incontinenza delle orine l'uso dei movimenti vaginali è utile per curare il prolasso vaginale, sempre attraverso la crescita e la tonificazione delle fasce pelviche. Ma, come si è detto non si tratta solo di rafforzare. Ci sono donne che hanno pochi muscoli e che li tengono però contratti, senza accorgersene. Cistiti e dolori mestruali sono nella maggioranza dei casi causati o aggravati da questa tensione.
Imparare a rilassare, oltre che a muovere, è perciò fondamentale per la propria salute. Siamo ancora in un settore nuovo per la ricerca e la sperimentazione medica. Un settore dove non ci sono medicine da vendere ma solo informazioni e tecniche da insegnare. Non c'è nessuna grande ditta farmaceutica disposta a investire miliardi per osservare in modo scientifico i benefici di questa auto-terapia. Quindi non si sa esattamente quanto sia grande la capacità curativa della ginnastica pelvica.
I risultati delle sperimentazioni fatte finora su disturbi e capacità di godimento hanno dato risultati comunque incredibili. Si può ragionevolmente sospettare che imparare a muovere e rilassare possa influire in modo positivo su tutto lo stato di salute dell'apparato sessuale femminile aumentando la tua capacità di difenderti da infezioni o di risolverle positivamente rafforzando l'effetto di cure mediche specifiche (antibiotici ecc.).
Infine credo che ridare tono a tutto l'apparato possa aiutare anche in casi di sterilità femminile dovuta alla difficoltà del seme di passare attraverso l'utero e raggiungere l'ovulo, oppure nei casi in cui il maschio ha una bassa densità di spermatozoi attivi nel suo seme. Infatti i movimenti vaginali, in particolare il movimento di aspirazione, hanno, tra l'altro, la funzione di collaborare alla fecondazione aiutando gli spermatozoi a raggiungere l'ovulo proprio spingendoli e aspirandoli in modo appropriato. Inoltre il movimento dovrebbe aiutare e restituire il tono ideale e quindi favorire il benessere e l'efficenza riproduttiva.
Su questo terreno la documentazione dei risultati è praticamente inesistente ma è un'ipotesi affascinante e se avete problemi a restare incinte e l'idea vi incuriosisce avete tutti i motivi per sperimentare voi stesse se funziona o no. È una cura che non costa niente e non può far male.

Questa ricercatrice utilizza come tecnica di allenamento vaginale la pratica della danza del ventre e sostiene di aver risolto così molti casi di sterilità. Ma la sperimentazione della Choen non si ferma qui. Essa ha scoperto un altro scioccante potere dei muscoli vaginali. Ha notato che la ginnastica intima è ottima nel periodo fertile per restare incinte ma una volta che l'ovulo è fecondato è consigliabile sospendere i movimenti perchè possono provocarne l'espulsione.;

Secondo la tradizione araba questi movimenti vanno fatti tenenedo i muscoli superficiali della panca rilassati e contraendo invece la muscolatura pelvica (Si contrae portando il sedere indietro e si rilassa venendo avanti).


Perchè danzare con il velo? (Giulia 1999)


Cos’è il velo? Un pezzo di stoffa? A volte sembra usato come se fosse solo questo, ma..è forse allora solo qualcosa da far roteare? Direi proprio di no! Non è neppure una fatica da aggiungere alla danza!
...

Il Velo nella danza è un fiore da cogliere e lasciare, riprendere ed avvolgere intorno al corpo, è una nuvola, un tratto di arcobaleno, un sospiro, un ritmo musicale, un’abito, nel quale nascondersi e scoprirsi.

E’ un compagno di gioco, col quale alternarsi, seguendo la musica, al nascondino; c’è intimità dolcezza, a volte rabbia, vitalità, complicità. I movimenti base lo fanno roteare davanti al viso, al corpo, raggiungere il cielo per poi toccare terra, volteggia e danza respirando. Ecco che si riscopre il proprio mondo interiore di fantasia e di sensualità, di gioco e apertura nei confronti dello spazio e quindi anche delle altre persone.

Quanti abiti pesanti abbiamo durante il giorno, che ci nascondono e spesso ci "congelano" in noi stessi. La Danza Orientale unita al Velo è una grande scommessa di ritrovare quella Gioia profonda che avevamo da piccoli, stupiti di scoprire nelle cose più semplici, una grande felicità.

Il concetto di circolarità nella danza del ventre: (Giulia 2001)

Salam! è da tanto tempo che vorrei mettere in comune con voi appassionati queste mie piccole riflessioni, nate dal lavoro che sto portando avanti con donne che si stanno preparando al parto, o che lo hanno già vissuto (che bello fare lezione con i bimbi intorno ammaliati dalle loro mamme che danzano...). Vorrei premettere che questo articolo non è sicuramente esauriente per un argomento così vasto che tocca molti punti.
Il mio obiettivo è quello di invitarvi alla riflessione e alla ricerca.
Finora ho visto che le migliori danzatrici sono proprio le mamme...chissà perché.
Io penso di averlo capito, ho questa presunzione.
Loro sono rinate attraverso la gravi-danza e hanno ritrovato una istintualità persa da....secoli! La chiave per capire a fondo questa danza e ritrovarla nel D.N.A. comune.
Ma procediamo con ordine.
Tutto è movimento, a cominciare dall'universo, i pianeti del nostro sistema danzano intorno al Sole, la Terra ruota sul proprio asse, seguendo la simmetria dell'atomo dove gli elettroni ruotano intorno ad una nucleo di protoni e neutroni. L'essere umano dal principio ha trovato la sua armonia in questa "danza della vita globale" , puro movimento fin dalle origini.
La Danza diviene dunque una delle più antiche arti , che con caratteristiche diverse fiorisce ovunque. L'ENERGIA è alla base del movimento essa è calore e danza.
Gli esseri umani istintivamente sentivano che doveva esserci un legame inscindibile tra questa forza, che loro conoscevano attraverso i cambiamenti della Natura, e uno o più Esseri superiori.
Non poteva essere altrimenti.
Come spiegarsi cambiamenti di tempo, eventi naturali come terremoti, luci dal cielo che andavano e venivano (eclissi ) , nascita, e....morte? Ebbene, ogni popolo col passare del tempo ha "inventato" una propria storia, fatta di divinità e miti, di riti e leggi per dare ordine al TUTTO.
Ma quanti elementi in comune....tantissimi!
Raffigurazioni e simboli che con il tempo si sono trasformati e sono stati travisati a seconda del potere che li ha manipolati.
Prendiamo in considerazione la Mezzaluna:
essa trova origine nella Religione Shivaita , dove la divinità veniva raffigurata nella forma di un toro (o dio cornuto). Molti ricercatori sono stati tratti in inganno pensando ad una divinità maschile. Studi successivi hanno invece riconosciuto in essa il simbolo del dinamismo sessuale e creatore della donna, la quale fu da sempre identificata presso le culture più antiche con le forze notturne, la LUNA appunto, oltre che con l'acqua e la TERRA feconda. Nel mondo Cristiano, per esempio, l'immagine della Madonna viene rappresentata con una mezzaluna e il serpente sotto i piedi, a segno di rifiuto della sua femminilità prima e sessualità il secondo, mentre, invece un tempo esso era simbolo sacro del potere creatore di generare la VITA! Quanti errori sono stati fatti nei secoli, non c'era volgarità e brutalità un tempo... Il culto della Dea Madre risale ad almeno 25 mila anni fa!
Il simbolo della Mezzaluna è presente con sfumature differenti in tutto il mondo, rappresentando il femminile e il collegamento tra la donna le energie notturne e le forze dell'inconscio. Non è sicuro che la società matriarcale esistesse come noi lo immaginiamo, ma sicuramente c'è stato un perfetto equilibrio tra il maschile e il femminile, vi riporterò in merito alcuni esempi appartenenti alla società antica egiziana.
Nel mistero del grembo l'uomo riconosceva intuitivamente la potenza creatrice della Madre Terra: la donna era depositaria del mistero della vita e della riproduzione della specie.
Era Dea e Sciamana, via di conoscenza unica verso il divino.
Questo ebbe fine con l'avvento della Società Patriarcale, probabilmente dovuto ad una tale riflessione: l'uomo scoprì che si generavano figli in seguito alla sua inseminazione, dunque, essi appartenevano come diritto a colui che fecondava, e tutto l'ordine sociale doveva passare nelle sue mani. Nei secoli con le grandi invasioni il Patriarcato si estese ovunque soffocando le poche società matriarcali o comunque scompensando quegli equilibri fra la ricchezza dell'essere femminile e maschile.
Ecco che la Dea Madre, sacerdotessa ed iniziatrice, fu squalificata a tal punto da essere trasformata nella personificazione del male e del peccato.
Da quando è stata imposta nei secoli una figura della donna "bassa" umile sottomessa e "sporca" se non fertile ( in alcune religioni come quella Cristiana per esempio) simboli come quello fatto della mezzaluna e del serpente, semplici manifestazioni di Gioia e Vita, sono stati letteralmente stravolti.
Riassumendo, in tutte le culture esistono dei simboli legati alla potenza creatrice della donna che con il tempo in base a determinati cambiamenti sociali sono stati tramandati perdendo il loro significato originario. Non tutti però.
Il simbolo-chiave che unisce luoghi e tempi lontani e che tutt' ora sopravvive è proprio il CERCHIO. Esso è presente in diverse manifestazioni di espressione culturale e sociale di popoli antichi e moderni, nella religione prima di tutto, e di conseguenza in tutto ciò legato ad essa: l'arte, la musica, la cucina (il pane per esempio o la stessa forma del piatto)...la danza! Ecco che arriviamo al significato della Danza del Ventre, si sa ormai e se ne parla spesso che ha un legame inscindibile con il culto della Madre Terra, praticata per ottenere dalle divinità la Fertilità sia intesa come raccolto della terra, sia come nascita di figli (e dunque continuità di stirpe). Ma non pensate che fosse in origine una danza mondiale , tenendo in considerazione come chiave primaria il movimento più ISTINTIVO in assoluto, il CERCHIO, ?

IL CERCHIO:

Simboleggia fin dall'antichità in tutte le mitologie del tempo e dei luoghi LA VITA. Vita che si sviluppa per ogni essere umano con un andamento ciclico non ripetitivo in tutti gli aspetti. La vita umana era cadenzata dal ritmo delle stagioni che obbligavano l'uomo ad adattarsi a questo "tempo" esterno a farlo proprio, capirlo e guidarlo per i raccolti, gli allevamenti del bestiame, la caccia. Tutto si doveva equilibrare per forza con il cerchio vitale della Terra.
Il cerchio veniva rappresentato attraverso molti simboli, che incredibilmente si eguagliano in molti popoli nonostante le distanze inverosimili...ad esempio:
Il Sole, il maschile che rappresenta la forza, la vitalità e il dinamismo.
La Luna, il femminile legato al mistero della notte e della procreazione, unita alla ciclicità fertile della donna che, come nella fasi lunari, si suddivide in diversi periodi nei quali emergono i diversi aspetti dell'essenza del femminile (la strega distruttice, la mamma, l'intelligenza e furbizia, la pigrizia e l'abbandono, la forte sensualità).
Il Serpente, rappresenta il cerchio della vita biologica e spirituale che influenza il comportamento umano, il Fuoco e la forza.
L'albero, considerato nella circolarità del suo tronco e dei suoi rami che avvolgono, è la vita e il corpo umano che unisce la Terra al Cielo, dalle radici alla la testa, dalla quale il canale divino si mette in contatto con le forze cosmiche.
La Spirale, creata dall'unione di molti cerchi, simboleggia il legame della Terra con il Cielo, la ricerca attraverso la preghiera del contatto col divino.
Il cerchio con il bacino e tutti i movimenti circolari dei vari giri che vengno utilizzati nella danza, possono essere considerati forse i primi e più istintivi, per queste loro caratteristiche sacre. Le prime danze sacre imitavano le divinità, gli animali, raccontavano le storie della mitologia, ma tutte avevano come prima e preponderante componente quella della CIRCOLARITA'. Nell'Egitto faraonico la Danza del Ventre trova origine nei rituali per la dea IASET (Iside), dea della Luna, Signora della Magia e del Mistero, delle forze notturne. I danzatori erano donne, sacerdotesse che cantavano e danzavano anche utilizzando strumenti quali il tamburello, i cimbali, i flauti, per comunicare con la dea, per chiedere saggezza, luce e forza rigenerante. Seguivano l'andamento della Luna e venivano eseguite offrendo Fiori di loto, Acqua (simbolo di vita fetale), fuoco (fertilità della terra), Incenso (per cacciare il negativo) e essenze (per richiamare la luce del positivo).
Il prendersi per mano e danzare in cerchio serviva per unire le energie positive di tutte e fortificarle, innalzandole alla dea.
Qui vi riporto una serie di danza sacre eseguite dagli egiziani antichi che hanno la componente della circolarità o che comunque simboleggiano la vita nella sua fertilità. Ho operato una selezione omettendo la danza della spada, del bastone e altre con i veli che mi sembravano meno attinenti. Vi ricordo che questi sono solo degli appunti, a lezione mentre si apprendono i movimenti è più interessante la narrazione e anche la messa in pratica di queste danze. Solo guardandosi negli occhi e danzando tutte insieme si può capirne il vero significato.

Le "Danze" del ventre sacre alla dea IASET (Iside)

Danza dei 7 Veli:

Questa danza veniva eseguita dalle sacerdotesse in quanto sacra, ogni velo corrisponde ai 7 chakra (centri di energia del corpo), mentre i 7 colori indicano i 7 pianeti. Ciascun pianeta ha dei pregi e dei difetti che influenzano la personalità dell'animo umano di ciascuno, lasciare un velo alla volta simboleggia l'abbandono e la dissoluzione degli aspetti negativi e l'esaltazione di quelli positivi, per raggiungere l'armonia del corpo e della mente, per creare intorno energia positiva, per pregare con il cuore pieno di luce.
VELO ROSSO
Marte: aggressività e passioni sono dominate, per lasciare emergere amore e fiducia
VELO ARANCIONE
Giove: si abbandona la tendenza a dominare e comandare, per l'altruismo e la preotezione.
VELO GIALLO
Sole: elimina orgoglio e vanità, portando fiducia e allegria (o anche Luce divina).
VELO VERDE
Mercurio: è stata vinta un'indecisione o divisione, riporta l'equilibrio tra due estremi opposti.
VELO CELESTE
Venere: indica che è stata superata una difficoltà di esprimersi, sviluppando la capacità di relazionarsi con gli altri.
VELO LILLA
Saturno: è stata abbandonato un eccesso di rigore e serietà, attraverso l'aumento della consapevolezza del Sè e e della sensibilità.
VELO BIANCO O ARGENTO
Luna: L'immaginazione in eccesso si è trasformata in pensiero creativo e purezza.


Danza dei 9 Veli:

Per gli antichi egizi l'uomo possiedeva 9 corpi, ogni velo rappresenta un corpo, ha lo scopo catartico di risvegliarne la coscienza mostrando una sovra-realtà, nella quale ogni persone cerca la realizzazione interiore e la comunicazione con il proprio spirito.
Questi "corpi" potrebbero essere definiti i nostri petali, o diversi involucri della nostra anima:
il primo è quello fisico, poi viene Ka, corpo astrale, Ba è il cuore, Ibi o Abi è la coscienza spirituale, Sekhem è associato al potere e all'energia vitale, Khaibit è l'ombra ovvero il negativo che ognuno racchiude in sè, Ren è l'individualità concessa dal nome della persona, Akh è l'anima in contatto con il divino, Sahu è la grande anima universale.

Danza del Nilo:

Questa danza ha lo scopo di commemorare una antica pratica rituale dell'Egitto faraonico, che si svolgeva nel giorno del Capodanno Egizio prima del sorgere del Sole. Il suo significato richiama la preghiera per la fertilità e l'abbondanza della nazione, deve essere eseguita con dolci movimenti in sintonia con l'elemento Acqua. una variazione in stile arabo è la danza dell'acqua nella quale la danzatrice finge di recarsi ad una fonte per attingere con un grande vaso questo elemento vitale per gli esseri tutti.

Danza del tamburello:

Veniva danzata con allegria e forte ritmica, alternando movimenti prevalentemente solari al suono del tamburello. Il senso del gruppo e la figura del cerchio ( anche tra danzatrici premdemdosi per mano) venivano in questa danza estremamente accentuati.

Danza dello Zar:

E' una danza eseguita con il ritmo AYUB, in due tempi, che ha un andamento accellerato. I passi sono molto semplici, coinvolgono le braccia con movimenti forti, è una danza catartica, la circolarità è presente in quanto, come nella danza Sufi, la danzatrice gira su se stessa seguendo la frenesia del ritmo, senza punti di riferimento esterni a quelli del corpo, rotendo la testa e a volte le braccia. E' una danza sciamanica che mette in contatto l'anima di chi danza con il mondo astrale (non solo dei morti).

Danza del serpente:

E' associata all'elemento del Fuoco, ovvero della potenza, della forza e vitalità. Ha un ritmo molto sostenuto ragiante e accellerato. Questo animale simboleggia anche il cerchio della vita, e dunque della fertilità nel ciclo lunare. Movimenti solari e cerchi sono preponderanti, per raggiungere una catarsi liberatoria e comunicante con il divino.


Per tutte voi donne, mi rivolgo con complicità, danzate per voi stesse e vedrete che un pò alla volta il corpo risponderà della vostra anima, se la danza si sviluppa per sola esibizione non ha più senso nulla, viene a mancare non solo l'originario significato della danza, ma anche tutto il suo percorso di crescita ed innalzamento verso il divino. La danza del ventre, che potremmo anche chiamare danza del cerchio della vita è un regalo immenso che tutti dobbiamo sentire come una profonda missione per risvegliare quell'istinto puro e gioioso di vita che i nostri antichi antenati in tutto il mondo possedevano. Concentrazione e ricerca di sè...e vogllia di mettersi in gioco con tutte noi stesse!

Danza orientale come cultura mediterranea

La danza orientale ha origini sacre e nasce come culto alla Dea Madre, alla parte femminile della divinità. Viene danzata dalle donne in epoca arcaica nei riti di fecondità e prosperità e mima con le sue movenze la rotazione e la rivoluzione terrestre e persino la precessione lunisolare. Si è sviluppata in medioriente, ma non è patrimonio del medioriente, bensì dell'umanità intera. Infatti, in diverse parti del globo si ritrovano reperti archeologici come raffigurazioni pittoriche e statuette che rappresentano donne e/o gruppi di donne che praticano la danza del ventre. La stessa cosa accade del resto per altre discipline tradizionali quali per esempio lo yoga o le arti marziali che si ritengono comunemente originarie dell'India, della Cina e del Giappone, ma che in realtà hanno solo trovato le condizioni favorevoli in tali Paesi per potersi sviluppare, e nascono invece dall'esperienza di tutta l'umanità a tutte le latitudini. Riferire la danza del ventre alla sola cultura mediterranea è quindi abbastanza limitativo. Anche nelle danze cosiddette moderne originarie di vari Paesi, pur lontani tra loro, si ritrovano tecniche simili a quelle della danza del ventre, come per ricordarci che le tradizioni dei diversi popoli hanno tutte un denominatore comune che non cambia da cultura a cultura.

Perché la danza orientale

E' una danza che esalta la femminilità in maniera sensuale e mai volgare, stimola la sorellanza tra donne perché non cerca la diva o la prima ballerina, ma ha lo scopo di far emergere ciò che ognuna ha dentro di sé. Ogni donna è diversa dall'altra e in maniera diversa danza, ma proprio attraverso la scoperta della propria individualità, unicità e irripetibilità ritrova l'unione con le altre donne per diventare maestra una dell'altra. Questo è lo spirito magico della danza orientale che viene mantenuto però solo se essa viene trasmessa in un certo modo: un cattivo musicista da sempre allo strumento la colpa della sua disarmonia. Certamente se se ne perde lo spirito originale, anche la danza orientale, così ricca e profonda, può diventare un semplice spettacolo di varietà, che può comunque essere piacevole per chi volesse limitarsi a questo.

Importanza non solo fisica della danza orientale

La danza orientale è una danza semplice e spontanea che ogni donna può praticare a qualsiasi età ed è basata sul rilassamento e su una gestualità naturale. Anche la musica che la accompagna non è una musica ricercata: quasi tutta è in 4 tempi o in suoi multipli e sottomultipli con le percussioni che assumono un'importanza rilevante.
Sia il numero 4 che le percussioni hanno una grande valenza simbolica che, danzando, viene espressa. Il 4 corrisponde ai 4 elementi della materia, ai 4 evangelisti, ai 4 punti cardinali, ai 4 segni fissi dello zodiaco e via dicendo, nonché alle 4 parti che, schematicamente, rappresentano la manifestazione e, quindi, anche l'essere umano: corpo, emozione, mente e spirito.

A) A livello fisico impariamo ad usare il nostro corpo, a conoscerlo e a goderne, a curarlo senza esserne schiavi, a sentirci a nostro agio nella nostra pelle. Scopriamo la gioia di un corpo sano e vitale, elastico, attraente al di là dei canoni estetici correnti e variabili. Impariamo a usare lo spazio intorno a noi, impariamo la forza dello sguardo e la grazia delle mani, la compostezza del gesto nella sua fluidità e semplicità.

B) A livello emotivo/energetico: un corpo sano è legato al fluire armonioso dell'energia che lo rende vitale. Attraverso i movimenti della colonna vertebrale e del bacino si ha un effetto simile a quello dello yoga nell'attivazione dei chakra e nel risveglio di kundalini. Questa energia che si sprigiona in noi ci consente progressivamente di padroneggiare le nostre emozioni senza reprimerle e, quindi, di viverle pienamente. La nostra vita è nelle nostre mani e ne diventiamo consapevoli e capaci di dirigerla, imparando a essere sincere con noi stesse come sincero è il nostro corpo danzante nella sua spontaneità. Impariamo a non perseguire ciò che non ci corrisponde solo perché è di moda o perché qualcun altro lo pretende. Impariamo ad essere noi stesse sul piano emotivo come sul piano fisico.

C) A livello mentale: i 4 piani non sono separati tra loro, agendo su uno si agisce anche sugli altri. La cosa interessante è averne la consapevolezza. Se il nostro corpo cambia, cambiano anche le nostre emozioni e i nostri pensieri. Il cambiamento può partire anche dal pensiero o dalle emozioni, ma, forse, partire dal corpo fisico da risultati più immediati perché esso è la parte più tangibile di noi. Ma lavorare sul piano mentale vuol dire anche conoscere ciò che stiamo facendo. La danza orientale racchiude delle conoscenze tradizionali che l'essere umano si tramanda dai tempi dei tempi, da Maestro a Discepolo e la danzatrice rivela, nei suoi gesti, dei grandi misteri a chi li sa vedere, così come un simbolo li rivela a chi lo sa interpretare. Parlo di numerologia, astrologia, astronomia, mitologia, simbolismo…..ma questi argomenti richiederebbero più spazio per essere trattati e meglio sarebbe oralmente.

D) A livello spirituale è evidente che l'armonia tra i nostri piani fisico, emotivo e mentale, non può far altro che aprire dei canali che portano il nostro essere verso l'elevazione, verso un contatto con la nostra parte più sacra e alla capacità, quindi, di riconoscere il sacro intorno a noi. La danza orientale si trasforma in una meditazione in movimento, in una preghiera che non è una richiesta per l'ottenimento di qualcosa, ma un ringraziamento per la ricchezza della vita.


 

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