OLA OLA OLA
per 19 giorni abbiamo visto solo mare. che raccontarvi?
l'equipaggio? simpatico,...
l'oceano...si mi sa che questo vi interessa di più
l'oceano è tanto. ti ci perdi fino a fluire con lui giorno dopo giorno. conoscete la canzone dei Tiromancino "imparare dal vento"? beh ascoltatela. a me fa venire i brividi adesso.
l'oceano ti fa ricominciare a fluire, ti fa sentire dentro (non con la testa ma con tutto il tuo corpo) che fai parte del tutto e che tutto va nella stessa direzione
19 giorni e mezzo li in mezzo al mare
sopra il cielo, le nuvolette degli alisei, il sole, la luna e le stelle
sotto tonnellate e tonnellate d'acqua...
il tutto su Adaro, 16 metri di alluminio che non hanno fatto altro che danzare in mezzo a tutti questi elementi
e piu passavano i giorni piu la sensazione era quella che tutto questo movimento ti levasse di dosso il grigiore, i pensieri e alla fine all'arrivo a terra c'era un altra manuela, quella vera, pulita.
la sensazione è stata quella di sentirsi parte del tutto. la sicurezza che tutto ha un senso e che anche tu fai parte di questo senso.
il mare ti spinge. le onde e la corrente vanno in la
il vento ti spinge.
il cielo ti copre di giorno e di notte e, anche se è sempre diverso, cominici ad assaporare il gusto di riconoscere l'alba, il tramonto del sole e della luna. la luna che a inizio nottata è da una parte e poi si tuffa nel mare dall'altra parte e notte dopo notte ti accompagna sempre un pò di piu.
il gusto di riconoscere e vedere come si muovono le stelle, orione, cassiopea, le pleiadi...sempre li
il gusto di aspettare le stelle cadenti e dedicarle alle persone che stanno sulla terra. e allora via, una stella x zia, una per paola, una per marco, i parenti gli amici ... ne ho viste tantissime e ogni volta che ne cadeva una e la dedicavo a qualcuno mi sentivo fortunata di avere tante persone care, e intanto li il tempo ce l'hai e ti perdi nei ricordi e inizi a pensare a questa o quell'avventura con un'amica un parente un compagno...non mi sono mai ricordata di tante cose quanto in questa traversata e mentre ricordi senti caldo al cuore e ti senti fortunato e ringrazi. oh...almeno a me è successo cosi
alle -1000 miglia c'era luna piena. abbiamo fatto una festa.
Il gusto di vedere come cambiano le nuvolette degli alisei. E poi magari vedi in lontananza un cumulone nero, nero dal cielo al mare, si avvicina, ti lava il pozzetto e se ne va.
i doradi e i tonni che quando vedi che abboccano ti fanno provare un mix di gioia e di tristezza, e poi mentre li mangi li ringrazi anche se non ha senso e faresti meglio a non pescare.
dal punto di vista della navigazione e del tempo siamo stati fortunatissimi.
in 19 giorni abbiamo avuto sempre caldo, vento sempre tra i 10 e i 20 nodi. siamo arrivati di la con fiocco tangonato e trinchetta. abbiamo tirato su e giu la trinca una decina di volte e il fiocco s'è mosso poco. in tutto 2 strambate!!
150 miglia marine al gg con qualsiasi condizione. non si sa come ma facevamo sempre lo stesso numero di MM. (secondo me al carteggio un po s'arrotondava!)
la barca rollava sempre. sempre. l'onda da poppa ci faceva dondolare qua e la, a volte di piu a volte di meno. dopo un po non te ne rendevi manco piu conto, a parte qualche volta in qualche rollata esagerata mentre stavi a letto e ti dovevi aggrappare per non spiaccicarti sulla retina di protezione
abbiamo spento il motore fuori da pureto mogàn e abbiamo ridato marcia davanti a le marin
lo accendevamo ogni tanto x ricaricare le batterie, ogni tanto accendevamo l'eolico e ogni tanto anche il desalinizzatore
x accendere il desalinizzatore il motore doveva stare a 1300 giri e non doveva avere sbalzi...inutile dirvi che OGNI VOLTA che l'accendevamo qualcuno cascava sulla leva dell'acceleratore, e ogni volta ti sentivi piu coglione!!
il mangiare? lo scontrino del supermercato superava il metro e mezzo di lunghezza!
siamo stati un pò tiratini con i vini, ma insomma la media delle 2 bott al gg l'abbiamo tenuta...e c'è avanzato anche il magnum x l'arrivo.
siamo arrivati col fresco fino agli ultimi gg
NON abbiamo quasi mai mangiato cipolle!!! giuro!!
cose particolari? beh il tonno è stato fatto sia al carpaccio che in trance sulla piastra.
abbiamo fatto piu volte la pizza, le torte le crostate e ...le lasagne!! si, partendo dalle uova e farina e stendendo la sfoglia con una bottiglia di vino (vuota)! sono venute DA URLO!
tutte le sere verso le 5.30 facevamo l'aperitivo. avevamo comprato di tutto dai salamini agli snack olivette sottaceti...e soprattutto ci siamo portati dietro non uno ma ben 2 "creaturi": 2 prosciuttoni interi che di giorno in giorno si assottigliavano. il prosciutto stava sempre li in dinette, legato con una scottina, con dei nodi da veri marinai...e quando gli passavi davanti...una fettina te la facevi quasi sempre...verso la fine, col caldo, l'ultimo prosciutto di mattina ha cominciato a ringhiare. aveva un alito tipo doberman appena svegliato. l'abbiamo onorato e gli abbiamo fatto fare un bel tuffo nell'oceano.
i 19 giorni sono volati. ogni giornata era uguale all'altra e al terzo giorno già potevi esserti perso il conto e non sapere più che giorno era.
i turni li abbiamo fatti fissi. a quanto pare è meglio. tanto anche se ti capita il turno sfigato, dopo 3 gg entri nel ritmo...e indovinate...alla vostra povera manuelina che è toccato?? 12.00/15.00 e 24.00/3.00
il turno più sfigato. sono partita col terrore, io poi che mi addormento prestissimo...invece è proprio vero ci si abitua e alla fine sono arrivata convinta che il mio turno fosse il migliore in assoluto. magari anche gli altri sono arrivati con questa convinzione, felici di averla sfangata!!
a parte i turni al timone per il resto ti accorgi che la giornata ha tanto tempo. le stesse giornate che a terra volano tra spostamenti in macchina, ore al computer, cavolate varie, in barca queste stesse giornate recuperano il loro tempo. ti accorgi di poter fare tante cose, imparare tanto, leggere, ascoltare tanta musica senza distrazioni: ascoltarla proprio: fare solo quello...non come a casa che hai sempre lo stereo acceso ma nel frattempo fai altre 3000 cosette.
Non dormi mai sul serio. Cioè non ci sono le tirate da 8/10 ore consecutive, ma dormi nei ritagli, dormi quando ne hai voglia e alla fine io ho dormito molto meno del solito.
Ti svegli, fai colazione, fai un bagno sulla poppa della barca…LEGATA con la cintura di sicurezza, dopo aver avvertito tutti senno poi non ti vedono e si spaventano….e potresti star li le ore con le zampette a penzoloni nell’oceano … e ogni tanto li tiri su perché ti ricordi che potrebbero esserci gli squali…ma noi di piscioni non ne abbiamo visto manco uno.
Poi dopo il bagno leggi un po’ ascolti un po di musica ed eccolo la che s’è fatto mezzogiorno e sotto il sole a picco ti tocca timonare. Bello però. Bello sempre anche sotto il sole cocente. E nel frattempo senti OLA OLA OLA…la voce di omero alla radio…
Alle 3 stacchi e ti rituffi a poppa e via per un altro bagnetto poi di nuovo tempo libero, verso sera l’aperitivo poi un sonnellino-la cena-altro sonnellino ed è già mezzanotte. Quelli che staccano ti vengono a chiamare, t’infili la felpetta, la tuta, il k-way…e sei già fuori. e a metà turno sgranocchi fette biscottate col burro salato e la marmellata e ti bevi un te caldo. e ti senti da dio.
La cerata non l’ho mai usata. Siamo andati dai 25 gradi delle canarie ai 30 dei carabi.
Finito il turno svegli i prossimi, aspetti il cambio e ti ributti a letto…e sei già al giorno dopo. Che si fa oggi? Facciamo una festa? Facciamo le lasagne? Mi leggi il punto? 17.04N 36.21W in mezzo al mare…quanto manca all’arrivo? E si parla di miglia non di tempo..poi ogni tanto qualcuno si lancia nei calcoli e prova a ipotizzare la data e l’orario di arrivo. E intanto tutto si muove tutto va, e ti senti come sospeso. Una bella sensazione.
La partenza da puerto mogàn... 20 novembre 2006 alle 13.20 circa lasciamo gli ormeggi…liberi, si parte. Il tipo del porto con la barchetta spinge la poppa e aiuta la barca ad uscire..magari se ci metteva due parabordi in piu sulla sua prua…ma vabè
mi tocca il primo turno al timone. Il timone è durissimo…si scioglierà pian piano durante la traversata
dopo il turno gli ultimi SMS, le ultime telefonate et voilà..ora si fa sul serio.
Il 19 esimo giorno di navigazione ci svegliamo e sappiamo che è l’ultimo giorno. Dal pomeriggio ogni tanto qualcuno scruta l’orizzonte, poi a un certo punto…ma si, mi pare di averla vista…forse, che dici, sarà? SI, E’.
Terra! E anche li riscattano gli SMS a tutti gli amici. È fatta. Ho attraversato l’atlantico. Ho fatto quello che ho sempre sognato di fare mentre da ragazzina leggevo chichester, moitessier e compagnia bella. L’ho fatto anche io. Ero partita per levarmi questo pensiero, per realizzare questo sogno e sono arrivata convinta che è solo l’inizio.
Insomma tornando a noi arriviamo, diamo ancora in 4 metri di sabbia e…….giù tutti in acqua. Ci si leva la maglietta e via tuffffoooo..l’acqua è caldissima. Fuori fa freddo, ma tanta è l’eccitazione e poi arriva Ale con il Magnum per festeggiare e Max affetta ancora il prosciutto e si sta bene.
Il giorno dopo ci svegliamo ci facciamo altri bagnetti nella caletta di s.anna poi tiriamo su l’ancora e entriamo a Le Marin.
la martinica è verdissima rigogliosa calda accogliente
e anche in banchina c’è Omero che ci accoglie. e c’è una voglia di scendere e toccare la terra. E c’è una voglia di non scendere e rimanere in barca.
Poi si va a fare dogana si incontrano gli equipaggi delle altre barche, quelli che sentivamo per radio alle 2 UTC e allora dai un volto alla voce di Giovanni…chissà il DJ che faccia ha?!
Piuttosto: Grande Aldo che ci ha ascoltato!!!
Ed è facile comunicare, parlare, raccontare e ascoltare. È tutto più facile. A roma non do mai spago a nessuno invece li ti viene naturale scambiare informazioni, condividere.
E ora sto in ufficio a roma, e vi finisco di scrivere questa mail iniziata ieri notte. Ho chiesto un anno di aspettativa, come rete di sicurezza…. Se non me lo danno si parte comunque, si cambia vita. ho tanta confusione in testa e non ho mai avuto le idee piu chiare...Devo far sedimentare..come mi diceva un’amica. Ma ora so in che direzione voglio andare, so che senso dare alla mia vita. So cosa mi piace e cosa no, so che certe scelte si possono fare, anzi diventano un esigenza a tal punto che non sono piu scelte, sono l’unica via
OLA OLA OLA