La traversata del pacifico
Isabela –Galapagos > Hiva Oa - Marchesi
3/26 aprile 2008
Eccoci qua .
Oggi sono a Papete , tutto il giorno a casa di Tioti/Giorgio che mi ha ospitata e che mi sta viziando in attesa del volo per tornare a Hiva Oa del 2 maggio .
Allora, com’é stata questa traversata ?
Lunga , molto lunga, 23 giorni in mezzo al mare, con pochissimo vento e molta onda . Il vento non ha mai superato i 15 nodi, di solito era sotto ai 10 e da Est, quindi in poppa per noi diretti ad Ovest . Le onde invece venivano da sud, al traverso . La barca ha sempre dondolato e per non far sbattere le vele era sempre un ‘impresa . Non abbiamo avuto due giorni con le stesse vele , un continuo di tira su il tangone e tira giù, issa la randa e ammaina la randa. Gli ultimi giorni con un pò meno di onda abbiamo dato spi e si andava molto meglio, ma dopo una quarantina d’ore la drizza ci ha mollati e tutta la vela é finita in acqua, per fortuna l‘abbiamo recuperata senza grossi danni, giusto uno strappetto cucito al volo con la solita mitica Singer.
In mezzo al Pacifico poi mi sono sentita male, abbiamo mandato una mail al cirm e ci hanno risposto immediatamente, il servizio é veramente ottimo. I primi due medici che ci hanno risposto ci hanno tranauillizzati e dato le istruzioni sul da farsi, in pratica ho passato gli ultimi 10 giorni ferma a letto … ferma si fa per dire visto che ballava tutto! Il terzo medico che ci ha risposto invece ci ha scritto di chiamare subito un elicottero per farmi ospedalizzare! Spiritosoooone, a 1100 miglia dalla costa…vabbé
Gli ultimi giorni poi sono stati pesantucci : le miglia continuavano a calare, ma i giorni all’arrivo sono stati sempre tre per cinque giorni : la velocità non faceva che diminiuire e il vento calare.
A bordo, a parte il vento e la salute tutto procedeva molto bene con le giornate cadenzate dai soliti appuntamenti : la colazione, la radio, le mail (la più costante nelle mail é stata mamacita seguita da zia Marina), le letture, la cucina i pranzetti e gli aperitivi, le partitelle a carte e il film della sera con i popcorn. Abbiamo visto un paio di film carini come the commitments e chiedimi se sono felice, e una serie di film uno piu trash dell‘altro, da teen agers ma d’altro canto l’HD con i film si é rotto e avevamo solo quelli sul PC nuovo.
Ho letto tantissimi libri, ormai la biblioteca di bordo va cambiata, speriamo di riuscire a fare presto qualche scambio. I piu’ gustosi : Papillon e Banco.
Di giorno faceva caldo, ma un bel caldo, mentre la notte ci voleva il lenzuolino e a volte anche la copertina dava gusto! La notte poi siamo partiti con il cielo nero nero senza luna e stapieno di stelle e siamo arrivati qualche giorno dopo la luna piena, una luna che illuminava tutto di argento.
Se Eolo non é stato con noi, lo stesso si puo’ dire di Nettuno che non ci ha regalato che pochissimi pesci : un dorado e un sierra i primi giorni, poi per tutta la traversata nulla , cioé probabilmente un paio di pescioloni enormi che hanno strappato tutta l’attrezzatura e sul finale un paio di pescetti che si sono liberati mentre provavamo a tirarli su sputando via l’esca e l’amo che per loro deve essere stato come uno stuzzicadenti! Un paio di volte sono saliti a bordo di loro spontanea volonota’ dei pesci volanti…i primi li abbiamo ributtati in mare, gli ultimi li abbiamo buttati in padella !
E poi il 26 mattina Ale si sveglia, mette fuori il naso e torna giu’ con un grande sorriso….TERRA !
Hiva Oa, Marchesi, Polinesia Francese
Bellissima, verde piena di alberi a strapiombo sul mare, scogli a picco, montagne che salgono dritte verso le nuvole, veramente uno spettacolo.
Mentre entriamo nella baia dell’ormeggio vediamo Federico sul molo che ci saluta e sentiamo la voce di Nicoletta che urla ‘Adaroooo’, che bella accoglienza!
Diamo àncora vicino ad una quindicina di altre barche e dopo un paio d’ore iniziamo a stappare lo spumantello di Panama, il solito André, e a spizzicare formaggi olive piadina e tulip per aperitivo con Fede e la Colombe…bello navigare ma bello anche arrivare, fermarsi, riprendere fiato con la barca ferma, dormire senza rumori e senza pensieri per tutta la notte di fila!
Il giorno dopo, domenica, scendiamo a terra e andiamo verso il paese Atuona. Sono 4 km di passeggiata sulla spiaggia e su per la strada. E pieno di fiori e di colori vivaci, verde giallo, il rosa intenso degli Hibiscus. Che contrasto con i giorni di blu azzurro turchese celeste argento del mare! I marchesiani sono molto belli, ci sono delle donne con dei tratti delicati, gli occhi grandi marroni, i capelli lunghi lunghi lisci e neri e girano in pareo con un fiore dietro all’orecchio: come nei quadri di Gauguin, sembra veramente che il tempo non sia passato da queste parti, se non fosse per le macchine: hanno tutti dei 4x4 da far invidia ai palocchini !
Incrociamo anche qualche bellissimo ragazzo, sempre capelli lunghi, una pelle bellissima sia come colore che come tono, e dei corpi scolpiti: ci spiegano poi che qui lo sport preferito è la canoa (cioé una canoa particolare di qui con un bilanciere) e i ragazzi si allenano per le numerosissime competizioni tra le isole.
Poi c’é un altro tipo di polinesiano uomo e donna tutto tondo. Anche loro sono belli, tonici, con dei visi dolci…e poi sono tutti gentilissimi e aperti al dialogo: é facilissimo fermarsi e fare 4 chiacchiere sulla pesca, la ciguatera, le aragoste, sui costumi dell’isola…dei ragazzi che camminavano vicino a noi mentre tornavamo alla barca erano curiosi della nostra vita in mare e poi ci hanno raccontato di loro e ci hanno invitati a scuola per il giorno dopo ! La scuola é una scuola tecnica dove imparano a scolpire il legno…siamo curiosi.
Bella la prima giornata a terra !
Lunedi ci svegliamo presto e torniamo in paese per andare in ospedale a farmi vedere. Non é un vero e proprio ospedale ma un ‘dispensaire’ con due medici per tutti gli abitanti delle 3 isole del sud (beh, in tutto saranno al massimo 4000 persone). Dopo un po’ ci riceve, gli descrivo i sintomi e decide di mandarmi a Papeete in ospedale con un volo che parte dopo qualche ora con un’altro malato! Vabé proviamo anche questa !!
Alle due decolliamo su un aereo con 2 piloti, un medico, un infermiere, il malato ed io : il volo é pieno, non ci sono altri posti, l’aereo sara’ grande la meta’ di Adaro !!!!
Il volo é bellissimo, vediamo le isole del sud dall’alto ed é uno spettacolo della natura, poi passiamo sugli atolli delle Tuamotu : indescrivibili ! Un anello di barriera colrallina di kilometri di raggio. Non avevo ancora mai visto una cosa simile.
Facciamo uno scalo tecnico a Rangiroa per fare rifornimento poi ripartiamo e verso le 7 arriviamo a Papeete, dieci minuti e con l’ambulanza ci portano in ospedale.
Presa del sangue e su in ginecologia, un’ecografia ed eccolo li : un albicocchina con una testona, gambine e braccine dentro la mia pancia. Si muove, si sente il battito del cuore.
Mi tengono in ospedale per la notte (dove altro potrei andare ??) e poi il giorno dopo mi fanno tutte le analisi, tutto ok. Giorgio un infermiere dell’ospedale mi adotta e visto che il primo volo per tornare a Hiva Oa è dopo 3 giorni mi porta a casa sua, mi fa girare un pò Papeete, andiamo in spiaggia, mangiamo in tutti i camioncini possibili : qui vanno molto di moda e sono molto buoni, attrezzati e puliti, si mangia un pò di tutto dalla pizza alla carne o pesce alla brace al cibo cinese. Anche qui è pieno di cinesi. Ci sono i Tahitiani, i Popa (i francesi che vivono in polinesia) e i cinesi. I tahitiani si dividono in indipendentisti (che vorrebbero riprendersi tutta la polinesia e cacciare gli stranieri) e autonomisti, un pò più moderati.
In spiaggia un pomeriggio in 100 metri c’erano 5 donne con la panza (+io) e tantissimi bambini piccoli, la polinesia porta bene !!
Il 2 maggio (auguri silvia) riprendo un volo di linea per tornare a Hiva Oa.
Si va avanti, la vita è bella.